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Data di pubblicazione: 10 marzo 2010

Lavagna avrà il barcavelox per la sicurezza del porto

Secolo XIX
Liguria
Nel porto di Lavagna arriva il tele-laser della polizia municipale, trasformato in barca-velox. Obiettivo: consentire al personale della Guardia costiera di monitorare la velocità massima in entrata e in uscita dallo scalo lavagnese dove, per ragioni di sicurezza della navigazione, è previsto un limite massimo di 3 nodi, pari a circa 6 chilometri all'ora.

Una novità assoluta, per la Riviera di Levante, annunciata, in una nota, dal comandante dell'ufficio circondariale marittimo di Santa Margherita, Paolo Majoli. «Lavagna è il primo porto del nostro circondario a utilizzare questo strumento – dice Paolo Majoli –. Lavagna, però, non sarà l'unica città a servirsi di questo mezzo. Il presidente dell'Area marina protetta di Portofino, Vito Gedda, ha, infatti, richiesto un barca-velox al ministero dell'Ambiente per potenziare l'attività di vigilanza e preservare, il più possibile, fauna, flora e ambiente in una zona di pregio. La Guardia costiera lo avrà in comodato d'uso gratuito e contiamo di renderlo operativo già prima dell'inizio dell'estate, anche per scoraggiare gli eventuali trasgressori che saranno puniti con sanzioni salate». Un'attività di prevenzione e controllo che punta su una tecnologia all'avanguardia, con apparecchiature di ultima generazione che richiamano, per qualità, efficienza e affidabilità, quelle di cui è stata dotata la sala operativa della Capitaneria di Santa Margherita, inaugurata nell'estate 2009. E proprio in questo periodo in cui ci si prepara ad affrontare la stagione estiva – mesi nei quali l'afflusso dei turisti e dei cosiddetti utenti del mare raggiunge cifre da capogiro - la Guardia costiera sta mettendo a punto strategie e iniziative nel segno della prevenzione. Nell'ambito delle operazioni di vigilanza a difesa della fascia costiera, in particolare, nei giorni scorsi il personale della Capitaneria di Santa Margherita, in sinergia con l'ufficio locale marittimo di Lavagna guidato dal maresciallo Antonio Raffone e in stretta collaborazione con gli agenti della polizia municipale lavagnese, ha proseguito i controlli capillari delle aree demaniali marittime sul confine del porto di Lavagna, dove, nello scorso mese di febbraio, erano state rilevate irregolarità relative a due società nautiche. Anche la terza società presente nella zona è risultata non in regola con quanto previsto dalla concessione demaniale marittima rilasciata dal Comune. Secondo quanto appurato da Capitaneria e polizia municipale sono state realizzate innovazioni, anche in cemento, senza la necessaria licenza edilizia a livello urbanistico e senza autorizzazione demaniale, come richiede, invece, il codice della navigazione; il titolare della società in questione è stato deferito all'autorità giudiziaria di Chiavari. Sempre a Lavagna, Antonio Raffone, comandante del porto, in sinergia con gli agenti della polizia municipale, sta predisponendo un piano di controllo che si protrarrà per tutta la stagione balneare, con lo scopo di contrastare anche il fenomeno della vendita abusiva di merce assortita sulle spiagge. L'azione di sorveglianza del Nodm (Nucleo operativo a difesa del mare), infine, anticipa il comandante Paolo Majoli, «si intensificherà ulteriormente in vista dell'estate».


Fonte:
Secolo XIX

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